"Infatti, è certo che io vedo il tavolo, che la mia visione termina in esso, che esso fissa e arresta il mio sguardo con la sua densità invalicabile;
che, quando siedo di fronte al tavolo e penso al ponte della Concorde, io non sono allora nei miei pensieri, ma sono al ponte della Concorde; insomma, che all'orizzonte di tutte queste visioni o quasi-visioni, è il mondo stesso che io abito, il mondo naturale e il mondo storico, con tutte le tracce umane di cui è fatto; ma, correlativamente, questa convinzione è combattuta, non appena vi faccio attenzione, dal fatto stesso che si tratta di una visione mia." Il visibile e l'invisibile - Maurice Merleau-Ponty |
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